lunedì 26 novembre 2007

Cosa ci spinge a studiare l'Astronomia?

Di Giovanni La Mura
Dottorando presso il Dipartimento di Astronomia
Università degli Studi di Padova

Ecco una domanda che ci si pone spesso, particolarmente in una società alla quale piace identificare un immediato risvolto pratico per qualsiasi tipo di impegno. Al di là delle considerazioni tecniche che potrebbero soddisfare questa esigenza, solo citando ad esempio la notevole ricaduta a livello tecnologico e scientifico dei progressi fatti dalla ricerca in questo campo, personalmente mi piace ricordare anche che l'umanità è per sua natura attratta da ciò che appare bello e misterioso, e queste sono qualità che al Cosmo certamente non mancano. Se per scoprirle - e spiegarle - nell'Universo lontano dobbiamo utilizzare gli strumenti più sofisticati a disposizione, non è necessario arrivare a mettere un telescopio di due metri e mezzo nello spazio per rendersene conto subito, in quello che potremmo considerare "il nostro vicinato".

Forse non ci soffermiamo spesso a pensarci, ma quando ci capita la fortuna di poter alzare lo sguardo al cielo in una limpida notte, lontano dalla Luna e dalle luci delle nostre città, già soltanto i nostri occhi spaziano su di un paesaggio estremamente variabile, che, a partire dai pianeti del nostro Sistema Solare, praticamente a due passi, si popola di miriadi di stelle appartenenti alla Via Lattea, per arrivare, se siamo attenti e fortunati, alla galassia di Andromeda, che, con i suoi soli 24 miliardi di miliardi di chilometri di distanza (all'incirca), è il più lontano oggetto in assoluto visibile all'occhio umano.

Se poi ci si avvale di un piccolo strumento di osservazione, possibilmente dotato di un solido appoggio, in modo da ovviare all'inconveniente degli inevitabili tremori che disturbano questa esperienza, si accede ad un mondo ricco di affascinanti dettagli nascosti alla vista. La sorpresa che ci coglie la prima volta che possiamo osservare il cielo con un piccolo telescopio è una emozione indimenticabile, probabilmente l'eco interminabile della sensazione sperimentata da grandi personaggi che, come Galileo, hanno pensato di puntare i loro nuovi strumenti verso il cielo, magari per semplice curiosità, arrivando invece a fare osservazioni che avrebbero riscritto la storia della Scienza. Inutile rigirare quel piccolo telescopio alla ricerca di un angolo vuoto... a meno che non ci si metta di mezzo una nuvola, si dovrà inevitabilmente concludere che ogni direzione nel cielo è una strada per le stelle, ora grandi ed ora piccole, che popolano la Galassia assieme al nostro Sole.

Oggi ho voluto allineare brevemente questi pensieri senza la pretesa di giustificare così l'Astronomia e la ricerca astrofisica professionale, ma semplicemente per ricordare che il cielo stellato è uno spettacolo che vale la pena di scoprire. E' per questa ragione che vorrei concludere questo intervento con un elogio a quelle amministrazioni locali che hanno finalmente iniziato ad impegnarsi per ripristinare e proteggere la bellezza delle notti stellate. E così, per quest'anno, i fuochi di S. Lorenzo patrono abbiamo potuto nuovamente osservarli nello sciame meteorico delle sere di metà agosto.

Foto della galassia di Andromeda (M 31): il più lontano oggetto celeste visibile ai nostri occhi nelle notti limpide, e di una delle sue compagne, la galassia nana M 32.

Stephen Hawking a Padova

“Galileo fu uno tra i primi a sostenere che si poteva sperare di capire come il mondo funzioni e che ciò sarebbe stato possibile attraverso l’osservazione del mondo reale. A Galileo forse più che a qualsiasi altro si deve la nascita della scienza moderna”.

Così scrive Stephen Hawking nel penultimo capitolo del suo libro “Dal Big Bang ai buchi neri”.
L’anno scorso al Prof. Hawking è stata conferita la cittadinanza onoraria e le chiavi della città di Padova. Evidente l’emozione di Hawking durante la Cerimonia. E posso dire: “C’ero anch’io tra il pubblico” che affollava il Palazzo della Ragione.
E la sorpresa l’ha fatta anche Hawking a tutti gli studenti del Dipartimento di Astronomia, quando ha voluto passare per un saluto e per una chiacchierata il giorno successivo, prima di far ritorno a casa.

Hawking attribuisce a Galileo, che a Padova tenne la cattedra di matematica (geometria ed astronomia) dal 1592 al 1610, la primogenitura nell’aver innovato l’approccio al sapere scientifico, avviando la ricerca sperimentale.

A Padova un Premio Internazionale per l'Astronomia

L’8 ottobre scorso si è svolta la cerimonia di assegnazione del grande premio istituito dalla città di Padova in campo scientifico.

E’ il Premio Internazionale
“Padova Città delle Stelle”
che con cadenza biennale punta a premiare i protagonisti della ricerca astronomica.

Il primo incontro con i premiati si è svolto al pomeriggio al Caffè Pedrocchi con una presentazione del Prof. Giuseppe Galletta del Dipartimento di Astronomia - Università di Padova dal titolo: “L’energia emessa dai corpi celesti e le recenti scoperte astronomiche”. Partecipavano, inoltre: il Prof. Alberto Franceschini del Dipartimento di Astronomia - Università di Padova; Prof. Massimo Turatto dell'INAF - Osservatorio Astronomico di Padova; Prof. Oberto Citterio dell' INAF - Osservatorio Astronomico di Merate Brera; Prof. Guido Chincarini dell'INAF - Osservatorio Astronomico di Merate Brera; Dr. Luigi Piro dell'IASF - INAF – ROMA ed il Prof. Renato Macchietto del Liceo scientifico Statale "E. Fermi" di Padova.

In serata, presso il Palazzo della Ragione, si è svolta la Cerimonia di premiazione “Padova Città delle Stelle” - Premio Internazionale per la Ricerca Astronomica con una Conferenza spettacolo di Giosuè Boetto Cohen: " L'Infinito nel piccolo schermo ".

La locandina che ho riportato risale al 2005.

Il Premio Nobel Weinberg a Padova


Il 23 maggio scorso Il Premio Nobel della fisica, Prof. Steven Weinberg, in Aula Magna al Bo, Università di Padova, ha tenuto una conferenza sul tema “Perspectives on Inflation” agli studenti delle scuole di Padova e della provincia.
La conferenza ha affrontato gli sviluppi e le prospettive del meccanismo inflazionario che è alla base delle attuali teorie di evoluzione dell'Universo nei suoi primissimi istanti di vita, dopo il Big Bang. Tale meccanismo, che prevede una fase di espansione `esponenziale' dell'Universo primordiale, permette di interpretare alcune osservazioni sperimentali fondamentali quali:

- la geometria globale del cosmo,
- le proprietà dettagliate della radiazione cosmica di fondo,
- la distribuzione delle galassie nello spazio.

L'inflazione trova un interessante quadro teorico nell'ambito dell'unificazione delle forze fondamentali.

In quell’occasione, nel pomeriggio, al Prof. Weinberg è stata conferita la cittadinanza onoraria e consegnate le chiavi della città al Palazzo della Ragione.

Sperimentando... Si impara

In primavera si è svolta la sesta edizione di “Sperimentando”: mostra interattiva di fisica, chimica e scienza, organizzata dal Comune di Padova in collaborazione con la Sezione di Padova dell’Associazione per l’Insegnamento della fisica (AIF), i Laboratori Nazionali di Legnaro, la Sezione di Padova dell’INFN e dell’INFM, il Dipartimento di Fisica dell’Università e la Direzione Scolastica del Veneto.

Circa 200 exhibit hanno puntato ad avvicinare in modo piacevole e divertente, senza rinunciare al rigore scientifico, i giovani ai saperi della scienza e della tecnica.

Tutte le informazioni sono disponibili in rete sul sito: http://sperimentando.lnl.infn.it/ .

Premio Letterario Galileo a Padova


Quest’anno a Padova, dopo un’intensa fase di preparazione ha preso avvio il Premio Letterario Galileo riservato alla divulgazione della scienza.
In particolare, una giuria scientifica composta da 17 giurati di grande autorevolezza (fisici, matematici, biologi, medici, filosofi e umanisti), presieduta dal Prof. Umberto Veronesi, hanno svolto un ampio lavoro di monitoraggio segnalando oltre ottanta libri, pubblicati dal settembre 2005 al settembre 2006. Lo scorso 9 febbraio, da questa ottantina di libri, sono usciti cinque opere finaliste.

Questi lavori sono passati poi ad una giuria di studenti composta da 103 classi di tutta Italia, che hanno letto i libri ed espresso su una scheda o in forma elettronica la loro scelta. La Cerimonia di premiazione sì è svolta lo scorso maggio nella Sala della Ragione a Padova.

Con questa modalità, ben cinque libri di divulgazione scientifica sono stati letti da circa un migliaio di studenti. Un modo molto originale per incentivare alla lettura scientifica i futuri scienziati.


Padova Città delle Stelle


“Abbiamo il diritto di fregiare Padova del titolo di città della scienza. Non solo perché qui, quattro secoli fa, Galileo puntò il cannocchiale verso le stelle, dando avvio alla scienza moderna, ma anche per quella perfetta combinazione di ricerca ed insegnamento che, fin dal medioevo, è pratica della nostra università".

Flavio Zanonato, Sindaco di Padova

In questi ultimi anni la città di Padova, per la Scienza in generale e l’astronomia in particolare, ha avuto un occhio di riguardo.
Elenco qui brevemente quattro principali eventi che descriverò più in dettaglio nei prossimi post.

- E' stato assegnato quest'anno un Premio Letterario riservato alla divulgazione della scienza;
- si è arrivati alla sesta edizione della mostra interattiva di fisica, chimica e scienza dal titolo: “Sperimentando”;
- e’ stata conferita la cittadinanza onoraria e consegnate le chiavi della città al Prof. Stephen Hawking (maggio 2006), cosmologo di fama internazionale e al Prof. Steven Weinberg (maggio 2007), premio Nobel per la fisica;
- si è arrivati alla seconda edizione del Premio Internazionale “Padova Città delle Stelle” con cadenza biennale che premia i protagonisti della ricerca astronomica.

giovedì 22 novembre 2007

Seguire il pubblico... In un centro commerciale


Verrà testato e sviluppato a partire dalla fine del 2007 e per gran parte del 2008 il progetto “L’astronomia nel mio carrello”, ossia il progetto di portare l’astronomia nei Centri Commerciali. Presentato da Caterina Boccato ed Elena Lazzaretto dell’INAF – Osservatorio Astronomico di Padova alla CAP2007 Conference di Atene, senza pagare un ulteriore scontrino, a parte quello della propria spesa, torneremo a casa con la nostra frutta e verdura, ma anche con un bagaglio culturale di astronomia. “Grazie alla nostra decennale esperienza nella comunicazione dell’Astrofisica” dice Caterina Boccato “abbiamo capito che se si vuole far conoscere la scienza al pubblico bisogna prima seguire il pubblico. Ma dove va il pubblico? Dopo studi e ricerche nel campo della comunicazione e della statistica, abbiamo fatto questa curiosa scoperta: la gente si ritrova nel Centro Commerciale. Ed è da lì che partiremo per far conoscere l’Astronomia”.La presentazione di Caterina Boccato alla CAP2007 Conference è disponibile in rete alla pagina web: http://www.communicatingastronomy.org/cap2007/talks/071011_01/Boccato.ppt .

mercoledì 21 novembre 2007

Le giornate di Galileo


Alcune date che hanno segnato la storia dell’astronomia:

- 11 febbraio 1609: Galileo informa Antonio de’ Medici dei suoi studi sulla meccanica ed in particolare sul moto dei proiettili e sulla resistenza dei materiali, aggiungendo di aver scoperto grandissime proprietà della natura per quanto riguarda l’acqua ed i fluidi in generale.

- Maggio 1609: Galileo termina l’Opera “De’ corpi gravi naturalmente mossi et de’ proietti”. Manifesta a Luca Valerio l’intenzione di parlarne con lui.

- 5 giugno 1609: Galileo comunica a Luca Valerio due principi relativi alla teoria del moto. Galileo aveva, a questo punto, scoperto l’esatto principio degli incrementi di velocità e stesa la scrittura “de motu naturaliter accelerato”.

- Giugno 1609: Giacomo Badovere annuncia a Galileo a Parigi la comparsa di uno strumento composto di lenti entro un tubo.

- Luglio – Agosto 1609: Galileo costruisce il primo cannocchiale.

- 21 agosto 1609: Galileo sale sul campanile di San Marco per mostrare ad alcuni patrizi veneti gli effetti del cannocchiale.

- 24 agosto 1609: Galileo si presenta alla Signoria di Venezia e fa dono ad essa del cannocchiale, accompagnato da una scrittura.

- Autunno 1609: Galileo fa ulteriori scoperte nella Luna, nella Via Lattea e nelle nebulose.

- 7 gennaio 1610: Galileo scopre tre satelliti di Giove.

- 13 gennaio 1610: Galileo scopre il quarto satellite.

- 30 gennaio 1610: Fa stampare il “Sidereus Nuncius” e ne fa incidere le figure.

- 1 marzo 1610: Licenza di stampa del “Sidereus Nuncius” dai Capi del Consiglio dei Dieci.

- 12 marzo 1610: Si pubblica a Venezia in 550 esemplari il “Sidereus Nuncius”.

lunedì 19 novembre 2007

E l'ONU dice sì


Venerdì 16 novembre 2007.

E' una data importante per l'Italia (come Paese Sponsor) e per il mondo intero.
La seconda commissione dell'assemblea generale dell'ONU ha approvato all'unanimità la risoluzione che proclama il 2009 come Anno Internazionale dell'Astronomia.
Ora si aspetta la ratifica dell'Assemblea Generale entro il mese di dicembre.
Ma si può già tirare un sospiro di sollievo.

Una ricerca curiosa


Provate a digitare sul motore di ricerca “Google” (ho scelto questo perché è quello che uso di solito) la parola chiave GALILEO GALILEI. Quanti link pensate di trovare?

Un numero incredibilmente alto: 2.900.000.
Non male per un astronomo italiano.


E per gli appassionati di filatelia, suggerisco il sito: http://www.minerva.unito.it/Filatelia/G4/ per la lista completa di tutti i francobolli dedicati a Galilei.

L’Osservatorio e il suo nuovo museo


La sede di Asiago dell’INAF-Osservatorio Astrofisico di Padova rappresenta un luogo ideale per il contatto del grande pubblico con l’astronomia professionale e per promuovere la conoscenza delle attività scientifiche dell’istituto di ricerca. La presenza di telescopi e di una sala multimediale, struttura interamente dedicata alla didattica e alla divulgazione (accessibile ai portatori di handicap), permette di proporre alle scuole e al pubblico un ricco programma educativo con l’obiettivo di trasmettere informazioni e creare una coscienza scientifica su larga scala.

Per il 2009 l’Università degli Studi di Padova realizzerà presso l’Osservatorio Astrofisico di Asiago una struttura/monumento che comprenderà:

- una struttura di accoglienza dei visitatori dotata di moderni sussidi di auto apprendimento;
- un museo storico per i preziosi strumenti di osservazione astronomica;
- una sala riunioni per collegamenti multimediali;- sale per conferenze utilizzabili anche per attività culturali promosse dal territorio;
- uno spazio per il ristoro e acquisti di oggetti e testi legati all'astronomia;
- un sistema di collegamenti con le strutture esistenti;- i servizi logistici.

Per informazioni sulla storia e l’attività dell’Osservatorio di Asiago, consultate il sito: http://www.oapd.inaf.it/asiago/ .

venerdì 2 novembre 2007

Quattro secoli fa


Nel 1609, lo stesso anno in cui Galilei per primo puntò il telescopio verso il cielo, Giovanni Keplero (1571-1630) pubblicò l’Astronomia Nova, che conteneva le prime due leggi di Keplero: quella sull’ellitticità delle orbite dei pianeti e quella della conservazione delle aree.

“Queste scoperte sono state egualmente fondamentali per la conoscenza dell'Universo, e mi sembra che invece in giro non se ne parli affatto, forse perchè, nella civiltà dell'immagine in cui viviamo, "vedere" (col cannocchiale) i pianeti fa più effetto che "calcolare" i loro movimenti”, come scrive il Prof. Roberto Nesci del Dipartimento di Fisica – Università La Sapienza di Roma.

La pubblicazione di questo libro ha una storia curiosa. Ricca di illustrazioni schematiche decorate con motivi floreali e allegorici, l’edizione dell’Astronomia Nova ebbe una tiratura limitata e l’imperatore Rodolfo II reclamò per sé tutte le copie, ma dato che il sostegno economico non arrivò, Keplero fu costretto a mettere in vendita i volumi.
Keplero continuò a lavorare a Linz e rifiutò pure l’offerta della cattedra di Astronomia all’Università di Bologna.

Al meeting di Garching, Monaco (3-4 marzo 2007) e alla Conferenza CAP2007 (8-11 ottobre 2007) il Prof. T. Mahoney dell’Istituto di Astrofisica delle Canarie ha presentato “Jahannes Kepler: A Scientific and Humanitarian legacy for the 21st Century” e “Update on Celebrations of 400th Anniversary of the Publication of Keplers Astronomia Nova” che sono disponibili all'indirizzo: http://www.communicatingastronomy.org/iya_eso/presentation/mahoney.ppt e all'indirizzo: http://www.communicatingastronomy.org/cap2007/talks/071010_01/mahoney_iya_athens.ppt rispettivamente.