lunedì 31 agosto 2009

Tutti Dentro - Il mio nuovo Blog

Cari tutti,

da qualche tempo gestisco il nuovo Blog Tutti Dentro, dedicato all'astronomia e all'astronautica. Tutti Dentro è una trasmissione radiofonica che fa incontrare le stelle della musica, del cinema e dello sport con i giovani ricercatori dell'astronomia e della fisica italiana. Un momento di incontro per parlare di Cielo e di spazio, sia sul piano delle emozioni, sia da un punto di vista professionale.

Tutti Dentro è alla pagina: http://www.tuttidentro.info/ .
Il Blog di Tutti Dentro è alla pagina:
http://tuttidentro.wordpress.com . Vi aspetto!

Sabrina

lunedì 26 novembre 2007

Cosa ci spinge a studiare l'Astronomia?

Di Giovanni La Mura
Dottorando presso il Dipartimento di Astronomia
Università degli Studi di Padova

Ecco una domanda che ci si pone spesso, particolarmente in una società alla quale piace identificare un immediato risvolto pratico per qualsiasi tipo di impegno. Al di là delle considerazioni tecniche che potrebbero soddisfare questa esigenza, solo citando ad esempio la notevole ricaduta a livello tecnologico e scientifico dei progressi fatti dalla ricerca in questo campo, personalmente mi piace ricordare anche che l'umanità è per sua natura attratta da ciò che appare bello e misterioso, e queste sono qualità che al Cosmo certamente non mancano. Se per scoprirle - e spiegarle - nell'Universo lontano dobbiamo utilizzare gli strumenti più sofisticati a disposizione, non è necessario arrivare a mettere un telescopio di due metri e mezzo nello spazio per rendersene conto subito, in quello che potremmo considerare "il nostro vicinato".

Forse non ci soffermiamo spesso a pensarci, ma quando ci capita la fortuna di poter alzare lo sguardo al cielo in una limpida notte, lontano dalla Luna e dalle luci delle nostre città, già soltanto i nostri occhi spaziano su di un paesaggio estremamente variabile, che, a partire dai pianeti del nostro Sistema Solare, praticamente a due passi, si popola di miriadi di stelle appartenenti alla Via Lattea, per arrivare, se siamo attenti e fortunati, alla galassia di Andromeda, che, con i suoi soli 24 miliardi di miliardi di chilometri di distanza (all'incirca), è il più lontano oggetto in assoluto visibile all'occhio umano.

Se poi ci si avvale di un piccolo strumento di osservazione, possibilmente dotato di un solido appoggio, in modo da ovviare all'inconveniente degli inevitabili tremori che disturbano questa esperienza, si accede ad un mondo ricco di affascinanti dettagli nascosti alla vista. La sorpresa che ci coglie la prima volta che possiamo osservare il cielo con un piccolo telescopio è una emozione indimenticabile, probabilmente l'eco interminabile della sensazione sperimentata da grandi personaggi che, come Galileo, hanno pensato di puntare i loro nuovi strumenti verso il cielo, magari per semplice curiosità, arrivando invece a fare osservazioni che avrebbero riscritto la storia della Scienza. Inutile rigirare quel piccolo telescopio alla ricerca di un angolo vuoto... a meno che non ci si metta di mezzo una nuvola, si dovrà inevitabilmente concludere che ogni direzione nel cielo è una strada per le stelle, ora grandi ed ora piccole, che popolano la Galassia assieme al nostro Sole.

Oggi ho voluto allineare brevemente questi pensieri senza la pretesa di giustificare così l'Astronomia e la ricerca astrofisica professionale, ma semplicemente per ricordare che il cielo stellato è uno spettacolo che vale la pena di scoprire. E' per questa ragione che vorrei concludere questo intervento con un elogio a quelle amministrazioni locali che hanno finalmente iniziato ad impegnarsi per ripristinare e proteggere la bellezza delle notti stellate. E così, per quest'anno, i fuochi di S. Lorenzo patrono abbiamo potuto nuovamente osservarli nello sciame meteorico delle sere di metà agosto.

Foto della galassia di Andromeda (M 31): il più lontano oggetto celeste visibile ai nostri occhi nelle notti limpide, e di una delle sue compagne, la galassia nana M 32.

Stephen Hawking a Padova

“Galileo fu uno tra i primi a sostenere che si poteva sperare di capire come il mondo funzioni e che ciò sarebbe stato possibile attraverso l’osservazione del mondo reale. A Galileo forse più che a qualsiasi altro si deve la nascita della scienza moderna”.

Così scrive Stephen Hawking nel penultimo capitolo del suo libro “Dal Big Bang ai buchi neri”.
L’anno scorso al Prof. Hawking è stata conferita la cittadinanza onoraria e le chiavi della città di Padova. Evidente l’emozione di Hawking durante la Cerimonia. E posso dire: “C’ero anch’io tra il pubblico” che affollava il Palazzo della Ragione.
E la sorpresa l’ha fatta anche Hawking a tutti gli studenti del Dipartimento di Astronomia, quando ha voluto passare per un saluto e per una chiacchierata il giorno successivo, prima di far ritorno a casa.

Hawking attribuisce a Galileo, che a Padova tenne la cattedra di matematica (geometria ed astronomia) dal 1592 al 1610, la primogenitura nell’aver innovato l’approccio al sapere scientifico, avviando la ricerca sperimentale.

A Padova un Premio Internazionale per l'Astronomia

L’8 ottobre scorso si è svolta la cerimonia di assegnazione del grande premio istituito dalla città di Padova in campo scientifico.

E’ il Premio Internazionale
“Padova Città delle Stelle”
che con cadenza biennale punta a premiare i protagonisti della ricerca astronomica.

Il primo incontro con i premiati si è svolto al pomeriggio al Caffè Pedrocchi con una presentazione del Prof. Giuseppe Galletta del Dipartimento di Astronomia - Università di Padova dal titolo: “L’energia emessa dai corpi celesti e le recenti scoperte astronomiche”. Partecipavano, inoltre: il Prof. Alberto Franceschini del Dipartimento di Astronomia - Università di Padova; Prof. Massimo Turatto dell'INAF - Osservatorio Astronomico di Padova; Prof. Oberto Citterio dell' INAF - Osservatorio Astronomico di Merate Brera; Prof. Guido Chincarini dell'INAF - Osservatorio Astronomico di Merate Brera; Dr. Luigi Piro dell'IASF - INAF – ROMA ed il Prof. Renato Macchietto del Liceo scientifico Statale "E. Fermi" di Padova.

In serata, presso il Palazzo della Ragione, si è svolta la Cerimonia di premiazione “Padova Città delle Stelle” - Premio Internazionale per la Ricerca Astronomica con una Conferenza spettacolo di Giosuè Boetto Cohen: " L'Infinito nel piccolo schermo ".

La locandina che ho riportato risale al 2005.

Il Premio Nobel Weinberg a Padova


Il 23 maggio scorso Il Premio Nobel della fisica, Prof. Steven Weinberg, in Aula Magna al Bo, Università di Padova, ha tenuto una conferenza sul tema “Perspectives on Inflation” agli studenti delle scuole di Padova e della provincia.
La conferenza ha affrontato gli sviluppi e le prospettive del meccanismo inflazionario che è alla base delle attuali teorie di evoluzione dell'Universo nei suoi primissimi istanti di vita, dopo il Big Bang. Tale meccanismo, che prevede una fase di espansione `esponenziale' dell'Universo primordiale, permette di interpretare alcune osservazioni sperimentali fondamentali quali:

- la geometria globale del cosmo,
- le proprietà dettagliate della radiazione cosmica di fondo,
- la distribuzione delle galassie nello spazio.

L'inflazione trova un interessante quadro teorico nell'ambito dell'unificazione delle forze fondamentali.

In quell’occasione, nel pomeriggio, al Prof. Weinberg è stata conferita la cittadinanza onoraria e consegnate le chiavi della città al Palazzo della Ragione.

Sperimentando... Si impara

In primavera si è svolta la sesta edizione di “Sperimentando”: mostra interattiva di fisica, chimica e scienza, organizzata dal Comune di Padova in collaborazione con la Sezione di Padova dell’Associazione per l’Insegnamento della fisica (AIF), i Laboratori Nazionali di Legnaro, la Sezione di Padova dell’INFN e dell’INFM, il Dipartimento di Fisica dell’Università e la Direzione Scolastica del Veneto.

Circa 200 exhibit hanno puntato ad avvicinare in modo piacevole e divertente, senza rinunciare al rigore scientifico, i giovani ai saperi della scienza e della tecnica.

Tutte le informazioni sono disponibili in rete sul sito: http://sperimentando.lnl.infn.it/ .

Premio Letterario Galileo a Padova


Quest’anno a Padova, dopo un’intensa fase di preparazione ha preso avvio il Premio Letterario Galileo riservato alla divulgazione della scienza.
In particolare, una giuria scientifica composta da 17 giurati di grande autorevolezza (fisici, matematici, biologi, medici, filosofi e umanisti), presieduta dal Prof. Umberto Veronesi, hanno svolto un ampio lavoro di monitoraggio segnalando oltre ottanta libri, pubblicati dal settembre 2005 al settembre 2006. Lo scorso 9 febbraio, da questa ottantina di libri, sono usciti cinque opere finaliste.

Questi lavori sono passati poi ad una giuria di studenti composta da 103 classi di tutta Italia, che hanno letto i libri ed espresso su una scheda o in forma elettronica la loro scelta. La Cerimonia di premiazione sì è svolta lo scorso maggio nella Sala della Ragione a Padova.

Con questa modalità, ben cinque libri di divulgazione scientifica sono stati letti da circa un migliaio di studenti. Un modo molto originale per incentivare alla lettura scientifica i futuri scienziati.